Biblioteche - Beni culturali

Inviato da marina.grattapaglia il

Anno dopo anno...

Nel 1983 si inizia a progettare, per conto della Regione Piemonte,  il Sistema Bibliografico Regionale e dal 1984 inizia la collaborazione con ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche), altre Regioni, Istituti Universitari e Biblioteche per la definizione degli standard e delle metodologie di tale progetto.
Nel 1985 Università, Regione, Enti locali e CSI collaborano alla pubblicazione del catalogo unico delle Biblioteche piemontesi.
Dalla collaborazione con i bibliotecari di Nichelino e Settimo Torinese nel 1986 nasce e viene commercializzato NICSET, prodotto Expert per l'informatizzazione delle piccole biblioteche.
Viene messo a punto con la Regione un progetto per il riordino con strutture informatiche dei beni librari scientifici presenti in Piemonte.
Nel 1988 a Roma viene firmato un accordo tra il Ministero per i beni culturali e ambientali e il CSI-Piemonte, per lo sviluppo e il completamento del Servizio Bibliotecario Nazionale.
Nel 1989 si avvia un sistema automatizzato di inventario del Museo del Cinema di Torino e della sua biblioteca.
Nel 1991 si stabiliscono connessioni per la condivisione delle basi dati del sistema bibliografico tra CSI, Lombardia Informatica, Università di Padova, Cilea (Consorzio Interuniversitario Lombardo per la Elaborazione Automatica), CRUED (Servizi Informativi SpA per la Regione Umbria) e Molise Dati. Il Consorzio partecipa a progetti nazionali con la prosecuzione del Sistema Bibliografico Nazionale. Si acquisisce il progetto di catalogazione dei beni artistici piemontesi, per il quale si è costituito con FISIA (Fiat Engineering) il Consorzio Beni Culturali Piemonte.
Nel 1992 il progetto del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) si estende a molte biblioteche dell'Università e il CSI collabora per l'automazione dell'Accademia dei Lincei, dell'Università di Padova, della Cattolica di Roma e della Regione Umbria. Il prodotto Erasmo (standart SBN) è installato in 150 biblioteche.  Il CSI collabora al progetto per inventariare e catalogare i beni culturali esistenti in Piemonte (legge 84/90).
Nel 1993 parte il progetto "Dalle Alpi alle Piramidi", che porterà alla produzione di 21.000 schede di catalogazione di beni culturali in collaborazione con le Sovraintendenze piemontesi e con l'Istituto Centrale per la catalogazione.
Settore in grande evoluzione è quello delle biblioteche. L'automazione consente di passare da 60.000 a 230.000 notizie bibliografiche relative al Piemonte.
Nel 1994 si conclude la catalogazione dei Beni culturali del Piemonte; il CSI sviluppa appositamente l'applicativo Guarini. Il progetto "Dalle Alpi alle Piramidi" ha portato alla catalogazione e informatizzazione di più di 24.000 oggetti tra reperti archeologici, opere d'arte, edifici. Si estende l'utilizzo di SBN ad altre 7 biblioteche, universitarie, civiche e di servizi giudiziari. Altre 150 biblioteche  utilizzano il prodotto CSI ERASMO.
Nel 1996 vengono integrati i Sistemi Informativi di Beni culturali, Ambiente, Territorio e PA: è il Sistema Informativo per i beni culturali più completo e avanzato d'Italia. I cataloghi delle biblioteche piemontesi sono consultabili via Internet.
Dal 1998 si lavora per inserire SBN (Sistema Bibliografico Nazionale) nella nuova rete regionale, per portare le basi in ambiente UNIX e per realizzare, a livello nazionale, la seconda versione del progetto SBN.
Nel 2000 dieci nuove Biblioteche aderiscono ad SBN, tra cui alcuni dipartimenti dell'Università di Torino, il Museo Regionale di Scienze Naturali e la Biblioteca Civica di Alessandria.

Testimonianze e ricordi personali