- Anno dopo anno...
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Nel 1978 si attua la Riforma del Servizio Sanitario Nazionale, con lo scioglimento delle Mutue, il passaggio alle Strutture Amministrative Unificate di Base (SAUB) e l'istituzione delle Unità Socio Sanitarie Locali (USSL). Le Regioni assumono a pieno titolo la responsabilità del settore e iniziano a ricorrere alle moderne tecnologie informatiche per soddisfare le sollecitazioni emerse. In Piemonte, con il contributo del CSI, si avvia un primo sottosistema del più generale Sistema Informativo regionale in campo sanitario: si studiano procedure per la gestione dei bilanci degli ospedali e il monitoraggio sull'uso dei farmaci.
Nel 1979 si gestisce la convenzione per l'assistenza generica e pediatrica; in Piemonte il Servizio Sanitario costituisce l'Anagrafe degli assistiti (circa 3,5 milioni), che consente di cancellare le doppie iscrizioni, gli assistiti inesistenti e defunti e permette un risparmio annuale di due miliardi di lire. Già 55 ospedali su 78 utilizzano la procedura computerizzata contabilità e stipendi che calcola in modo automatico i salari e sale complessivamente a 28 mila il numero di dipendenti pubblici che si avvalgono del servizio.
Nel 1982 per la prima volta la legge di Riforma Sanitaria prevede una relazione sullo stato sanitario del Paese: il CSI supporta l'Assessorato alla Sanità della Regione per le elaborazioni di sua competenza e cura la pubblicazione della "Relazione statistica sull'assistenza sanitaria di base".
Nel 1984 prende corpo il Sistema Informativo Socio Sanitario (SISS) piemontese: l'autonomia e il decentramento delle USSL contribuiscono a razionalizzare le strutture sanitarie, ad attuare la riforma e a superare i ritardi del Sistema Informativo Sanitario Nazionale. Primo caso in Italia, nasce XTEL, un'unica rete di collegamento tra l'Assessorato alla Sanità e le USSL del Piemonte, che offre funzioni di automazione degli uffici, trasmissione e accesso ai dati e posta elettronica.
Nel 1985 per le Unità Sanitarie Locali di Torino (a partire dalla USL 1) si lavora alla realizzazione del Centro Unificato di Prenotazione (CUP) per le visite specialistiche ambulatoriali. Si pubblica la "Guida ai servizi socio-sanitari del Piemonte" a cura dell'Assessorato Regionale alla Sanità e del CSI-Piemonte.
Nel 1986 su proposta del "Centro di metodologia della ricerca", prende corpo presso l'Ospedale Molinette un prototipo di centro di accesso alle risorse informatiche, a disposizione dei medici. Il Sistema Informativo Socio Sanitario (SISS) si arricchisce di un nuovo tassello. Dopo la rete di telecomunicazioni XTEL, che collega le USSL alla Regione, nasce il progetto "UNIX", 21 calcolatori della serie "mini" da collocarsi in altrettante USSL che hanno aderito al progetto. Il Sistema Informativo sul consumo dei farmaci, offerto dall'USL di Torino in accordo con l'Ordine dei medici e dei farmacisti, permette di informare i medici sugli squilibri esistenti in Piemonte e di ridurre gli sprechi. Presso il CSI si forma il gruppo di lavoro per l'automazione dei 20 centri dialisi della Regione.
Nel 1987, viste le significative esperienze che il CSI ha sviluppato in collaborazione con gli Istituti Universitari nel campo dell'analisi dell'immagine, si propone all'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte di costituire presso il Consorzio un Laboratorio Analisi di Immagini Biomediche. Tutto è pronto per il Centro Unificato di Prenotazione (CUP) per l'USL di Torino. La fase sperimentale prevede l'accesso in 7 punti, tra cui ospedali, poliambulatori e SAUB. Il progetto viene presentato alla Fiera di Milano.
Nel 1988 proseguono le attività relative allo sviluppo del Sistema Informativo Sociosanitario Regionale per il biennio 1987-1988 e si conclude un accordo con la Honeywell Bull per lo sviluppo di soluzioni informatiche.
Nel 1989 viene sottoscritto con Olivetti un accordo per l'informatizzazione del Sistema Sanitario Locale. Si presenta il progetto DIALI-SIS, per la gestione automatica della cartella clinica dei soggetti in dialisi, e il sistema esperto D.A.N.T.E. di supporto al trattamento dialitico.
Nel 1990 parte XTEL2, seconda fase del progetto XTEL per il Sistema Informativo Sanitario del Piemonte.
Nel 1991 si sperimenta a Torino la "cartella automatizzata", strumento che memorizza e archivia i dati degli utenti dei servizi socio-assitenziali di base.
Nel 1993 il CSI presenta alle USSL piemontesi l'applicativo Medigard, per l'automazione del Sistema Informativo clinico e il Centro Elaborazione Dati del Comune di Torino gestisce, primo in Italia, il servizio di screening dei tumori femminili. Le Unità Sanitarie Locali diventano aziende autonome.
Nel 1994, in seguito all'attuazione della legge di riforma sanitaria, vengono rivedute le procedure del Sistema Informativo socio-sanitario. Una rete a fibre ottiche collega tutte le Divisioni delle Molinette.
Nel 1996 si avvia il progetto per la gestione dell'emergenza sanitaria "118", la cui gestione sarà sotto la responsabilità del CSI per i prossimi 4 anni.
Nel 1997 si avviano due progetti di particolare importanza: l'automazione della Centrale Operativa dell'Emergenza Sanitaria "118", della Provincia di Torino, e l'informatizzazione degli ambulatori dei medici di medicina generale. Il processo di aziendalizzazione delle Unità Sanitarie Locali (D.Lgs. 502 e 517) fa nascere proposte di consorziamento al CSI, al quale aderiscono nel 1997 11 Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione. Entra in funzione un Osservatorio regionale farmaceutico a fini statistici. Il CSI sviluppa a questo proposito il Progetto Flussi Informativi.
Nel 1998 il programma di screening per i tumori femminili viene esteso all'intero territorio piemontese.
Nel 1999 la Direzione del CSI che segue le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere viene riorganizzata e porta ottimi risultati in termini commerciali e di crescita del fatturato.
Nel 2001 si completa il sistema di Scelta e Revoca dei medici di base attraverso l'utilizzo di un'interfaccia Web.
- Testimonianze e ricordi personali
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